Agevolazioni fiscali ristrutturazione tetti

Gli interventi di manutenzione degli appartamenti e degli immobili, come la ristrutturazione del tetto o l'abbattimento di barriere architettoniche, sono detraibili dalle tasse. La legge permette di recuperare fino al 50% delle spese sostenute e di cui si possono presentare le ricevute e le fatture. Per poter ottenere i rimborsi è necessario infatti conservare scrupolosamente le fatture dei pagamenti relativi ai lavori, i documenti dei bonifici con cui questi ultimi sono avvenuti e ogni altra documentazione che possa attestare le spese sostenute. A queste vanno allegate le abilitazioni amministrative per lo svolgimento dei lavori o, dove non sono necessarie, un'autocertificazione che attesti la data d'inizio e quella di fine lavori.

Queste spese vanno indicate nel quadro E, sezione III A e III B nei righi dall’E41 all’E53 della dichiarazione dei redditi dell'anno in cui sono avvenuti i pagamenti. In questo modo sarà possibile recuperare fino al 50% della spesa sostenuta e giustificata. Lo Stato si impegna infatti a rimborsare la cifra in 10 rate annuali. Per le spese sostenute fino alla fine del 2017 il rimborso sarà del 50%, per una spesa massima di 96.000 euro per immobile. Grazie all'ecobonus, in caso di interventi per il risparmio energetico la detrazione sale al 65%. Da gennaio 2018 il rimborso sarà invece del 36%, con un limite di spesa di 48.000 euro. La richiesta del rimborso andrà inserita nella dichiarazione dell'anno in cui sono avvenuti i pagamenti, non nell'anno di effettuazione dei lavori o dell'emissione delle fatture, in caso questi siano diversi.

Sono detraibili spese di ristrutturazione edilizia, adozione di misure antisismiche, l'acquisto di mobili ed elettrodomestici in seguito ad una ristrutturazione, lavori di ampliamento bagni e della superficie dell'immobile e modifiche di destinazione d'uso degli edifici (ad esempio la trasformazione di una cantina in un box). Nelle opere di ristrutturazione rientrano anche la manutenzione ordinaria e straordinaria dei tetti. Questi saranno detraibili al 50% se svolti, fatturati e pagati entro fine 2017. Il rimborso sale al 50% se è possibile dimostrare che con i lavori hanno migliorato la prestazione energetica della casa, ma solo se questi ultimi sono stati svolti entro il 31 dicembre 2016. Nell'ecobonus sono compresi anche lavori di isolamento acustico e la bonifica e sostituzione delle coperture che contengono amianto.

Nel caso della manutenzione o del rifacimento del tetto, il rimborso è possibile per la manutenzione sia ordinaria che straordinaria in caso si tratti un condominio. I proprietari di case private singole invece potranno dedurre solo le ristrutturazioni e la manutenzione straordinaria, ma non i lavori considerati di manutenzione ordinaria, come ad esempio la sostituzione della guaina impermeabilizzante del tetto. La legge intende per manutenzione ordinaria tutti lavori volti a mantenere efficiente, rinnovare e riparare quanto già in posa. La sostituzione di tegole danneggiate, ad esempio, è quindi considerata manutenzione ordinaria, mentre la sostituzione di tutte le tegole è considerata straordinaria.